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I capolavori architettonici di Mantova, patrimonio UNESCO, spesso lasciano i visitatori disorientati. Con tre laghi che incorniciano il centro storico e oltre 500 edifici di rilievo che spaziano dal medioevo al barocco, molti turisti perdono tempo prezioso seguendo percorsi sconnessi o perdendosi autentici gioielli. Recenti dati mostrano che il 68% dei visitatori indipendenti non riesce a vedere gli affreschi di Palazzo Te, mentre il 42% si lamenta della scarsa segnaletica. La sfida non è trovare l'architettura straordinaria, ma scoprire la storia coerente di Mantova senza perdersi tra piazze affollate o nel labirinto del Quartiere Ebraico. Questa gemma lombarda va esplorata a piedi, per cogliere nei dettagli dei mattoni e negli scorci sui laghi l'ambizione dei Gonzaga.

Come evitare la folla ai monumenti imperdibili
Il Palazzo Ducale con le sue 500 stanze e il Castello di San Giorgio attirano inevitabilmente la folla, ma chi conosce i trucchi del mestiere sa che l'orario fa la differenza. I locali iniziano le passeggiate alle 7:30, quando la luce dorata illumina le facciate di Piazza Sordello e i cortili sono ancora accessibili. Un percorso in senso orario dal Duomo a Via Accademia permette di fotografare i loggiati del Broletto senza folla. Chi preferisce la sera tenga presente che a Mantova l'ora dorata arriva più tardi che al mare: i mattoni di Santa Maria del Gradaro si infuocano verso le 18:45 in estate. Per Palazzo Te, il segreto è il mercoledì pomeriggio, quando i gruppi organizzati sono in partenza per Verona.
Un percorso lungo l'acqua che pochi conoscono
I laghi di Mantova offrono una scenografia naturale che pochi sfruttano appieno. Partendo dalle Pescherie di Giulio Romano, seguite il Rio verso ovest, dove le case cinquecentesche dei mercanti si affacciano sull'acqua. Questo sentiero tranquillo regala viste inaspettate, come la cupola di Sant'Andrea incorniciata dai salici piangenti, evitando il trafficato Corso Umberto I. Superato il Ponte dei Mulini, svoltate a destra su Via Argine Masetti per una vista insolita sulle mura del Palazzo Ducale. Il percorso termina a Piazza Arche, ideale per una pausa in un caffè sul canale prima di ripartire. Questa passeggiata di 1,2 km risolve il problema dei panorami lacustri 'quasi irraggiungibili' dai percorsi turistici principali.
Dal medioevo al rinascimento in un solo percorso
L'evoluzione architettonica di Mantova si coglie perfettamente lungo Via Corridoni, dove i vicoli medievali sfociano nell'armonioso Tempio di San Sebastiano di Alberti. Iniziate dalla Torre della Gabbia, notando le case-torri medievali, poi proseguite verso sudest osservando come i mattoni passino da disposti a spina di pesce a legature regolari. L'apice si raggiunge a Casa del Mantegna, con il suo cortile circolare che incarna gli ideali rinascimentali. Questo itinerario è particolarmente suggestivo al tramonto, quando le ombre esaltano le texture. Chi ha poco tempo può concentrarsi sui 400 metri tra Piazza Alberti e Piazza Marconi, che riassumono cinque secoli di architettura in una sequenza mozzafiato.
Soste strategiche per una passeggiata perfetta
Le pause sono essenziali per apprezzare l'architettura senza affaticarsi. Vicino a Piazza Erbe, la Pasticceria delle Erbe offre tavoli affacciati sulla torre con doppia meridiana, ideali per assaggiare la sbrisolona. Per una sosta più lunga, il Giardino Segreto di Palazzo San Sebastiano ha panchine all'ombra con vista sulle finestre progettate da Giulio Romano. Pochi conoscono il cortile di Palazzo Valenti Gonzaga, con una loggia accessibile gratuitamente e panchine di marmo perfette per riordinare le foto scattate. Queste pause, amate dagli studenti di architettura ma poco affollate, permettono di cogliere dettagli che sfuggono ai turisti frettolosi, ricaricandosi per le strade lastricate di Mantova.