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Molti viaggiatori associano Romeo e Giulietta solo a Verona, trascurando il ruolo cruciale di Mantova nella tragedia di Shakespeare. Significa perdersi metà della storia, letteralmente. Pochi sanno che le scene dell'esilio di Romeo si svolgono nelle suggestive strade di Mantova, dove l'architettura del XVI secolo è rimasta incredibilmente intatta. Oltre l'80% dei 4 milioni di visitatori annuali di Verona non fa il viaggio di 40 minuti, nonostante Mantova offra ambienti rinascimentali altrettanto autentici senza la folla. La difficoltà di ricostruire la storia letteraria da fonti online frammentate spinge molti ad accontentarsi di tour superficiali. Ma Mantova custodisce siti ben preservati che danno vita al testo di Shakespeare, se sai dove cercare. Da cortili menzionati nell'Atto V a tradizioni locali che tengono viva la leggenda, queste connessioni sono nascoste in piena vista.

Perché Mantova è cruciale nella storia di Romeo e Giulietta
Shakespeare scelse Mantova come luogo dell'esilio di Romeo non a caso, sfruttando la sua reputazione di città lontana e misteriosa nel Rinascimento. Il drammaturgo non visitò mai l'Italia, ma la corte dei Gonzaga si adattava perfettamente alla storia. Oggi puoi stare dove Romeo avrebbe ricevuto la lettera fatale di Fra Lorenzo sulla finta morte di Giulietta. Gli storici locali hanno identificato diverse possibili ubicazioni per questa scena vicino a Piazza Sordello, dove sarebbero entrati i messaggeri da Verona. La cripta della Basilica di Sant'Andrea è particolarmente evocativa, con i suoi archi ombrosi che corrispondono alla descrizione di Shakespeare della 'tana' di Romeo. A differenza dei siti ricostruiti a Verona, quelli di Mantova sono autenticamente medievali: i ciottoli irregolari e i muri in mattoni consumati sono gli stessi che Romeo avrebbe conosciuto durante il suo esilio.
La tomba simbolica di Giulietta nel Palazzo Ducale
Mentre Verona vanta l'affollata 'tomba' di Giulietta, Mantova offre un legame storicamente più plausibile nei passaggi segreti del Palazzo Ducale. La leggenda locale identifica una camera sotterranea come ispirazione per la 'cripta dove giacciono gli antichi Capuleti' di Shakespeare. I Gonzaga avevano stretti legami con la nobiltà veronese, e i loro archivi contengono riferimenti del XIV secolo a amanti sfortunati simili alla faida Montecchi-Capuleti. Visitare questi corridoi affrescati richiede tempismo: chiedi al personale del tour 'percorso segreto' per accedere alle aree normalmente chiuse al pubblico. L'illuminazione fioca e gli improvvisi sbalzi di temperatura creano un'atmosfera inquietante, soprattutto quando noti i graffiti a forma di cuore che alcuni attribuiscono a servi innamorati. Per chi esplora da solo, la vicina Chiesa di Santa Maria della Grazie offre un'alternativa gratuita con il suo segnacolo 'tomba di Giulietta' nel chiostro.
Sulle orme di Romeo nel quartiere medievale
Le strade labirintiche tra Piazza Broletto e Via Giustiziati ospitano diversi luoghi legati all'esilio di Romeo. Le farmacie qui espongono ancora i simboli degli erboristi che avrebbero guidato Romeo a comprare il veleno, in particolare alla Farmacia Santa Lucia vicino a Via Orefici. Cerca la panchina di marmo fuori Casa del Mercante dove, secondo la tradizione orale, il Montecchi esiliato passava le notti. La vicina Piazza Erbe diventa sorprendentemente silenziosa al tramonto, permettendoti di immaginare Romeo che attende notizie da Verona sotto l'orologio. Per contesto, visita la mostra 'Shakespeare e Mantova' al Museo Civico: le mappe cittadine del XVI secolo mostrano quanto poco questi percorsi siano cambiati. Le passeggiate all'alba (prima delle 8) offrono l'esperienza più suggestiva, quando la nebbia avvolge i vicoli come nella descrizione shakespeariana del 'sospiro nuvoloso' di Romeo.
Tradizioni locali che tengono viva la leggenda
Il legame di Mantova con Romeo e Giulietta vive in luoghi insospettabili. La Festa di San Giorgio include un mercato medievale dove si rievocano scene del dramma, specialmente quella dello speziale. I locali sanno che nel retroscena del Teatro Bibiena si trovano copioni del XVIII secolo che rivelano come gli attori entrassero da una botola specifica. Per un'esperienza unica, visita durante la vendemmia di settembre: i vignaioli di Sant'Agnese cantano ancora ballate elisabettiane sugli amanti. Queste tradizioni rendono viva l'eredità shakespeariana di Mantova. Librerie come Libera su Via Accademia vendono copie annotate con riferimenti specifici a Mantova spesso omessi nelle traduzioni, ideali per pellegrini letterari che vogliono approfondire oltre i soliti itinerari turistici.