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- Passeggiate sul lago a Mantova:...
Gli incantevoli lungolago di Mantova offrono alcune delle passeggiate urbane più pittoresche d'Italia, ma molti visitatori non ne colgono appieno il potenziale. Oltre il 60% dei turisti si limita alle piazze principali affollate, ignaro che a pochi minuti si trovano tranquilli sentieri lungo l'acqua dove si svelano vedute rinascimentali ad ogni passo. La sfida non è trovare viste sull'acqua, ma scoprire quali percorsi bilanciano accessibilità e autenticità locale, dove ammirare i riflessi dorati del Palazzo Ducale all'ora d'oro, e come evitare i gruppi di turisti a mezzogiorno. Queste omissioni portano a itinerari frettolosi e momenti persi: un recente sondaggio ha rivelato che il 43% dei viaggiatori avrebbe voluto dedicare più tempo alle passeggiate lungo le rive. Con tre laghi artificiali che circondano il centro storico, scegliere il percorso giusto trasforma una semplice passeggiata in una galleria d'arte all'aperto tra architettura gonzaghesca e zone umide popolate di uccelli.

Percorsi sul lago: qual è l'anello perfetto per te?
Il fiume Mincio, trasformandosi nei tre laghi di Mantova, crea un circuito pedonale unico di 8 km attorno alla città, ma completare l'intero anello può essere impegnativo per molti. Per un approccio più rilassato, inizia con il tratto settentrionale di 2,5 km tra Ponte dei Mulini e Ponte di San Giorgio. Questo segmento offre un concentrato di bellezza rinascimentale: passerai davanti al Teatro Bibiena, dove suonò Mozart, con viste mozzafiato sulla facciata di Palazzo Te. La luce del mattino trasforma l'acqua in oro liquido, mentre la sera è il momento preferito dalle coppie locali per passeggiare tra i venditori di carciofi. Chi preferisce superfici più morbide può deviare sulla passerella rialzata del Parco delle Scienze, dove i rami dei salici filtrano la luce. Attenzione: la sponda occidentale è priva di ombra, quindi in estate è meglio passeggiare al mattino o al tramonto.
Panchine segrete e punti panoramici fuori dai radar
Oltre il pittoresco Ponte di San Giorgio si nasconde un segreto dei mantovani: una serie di panchine non segnalate tra Viale Mincio e Piazza Sordello. Questi punti di osservazione, assenti sulle mappe turistiche, offrono posti privilegiati per ammirare gli aironi che sfiorano il Lago Superiore al crepuscolo. Per i fotografi, la collinetta erbosa dietro il giardino segreto di Palazzo Te incornicia perfettamente la Basilica di Sant'Andrea contro il cielo al tramonto. I sentieri dei pescatori lungo il Lago di Mezzo svelano una Mantova popolare, dove il bucato steso tra le case medievali e gli anziani che giocano a bocce nei cortili nascosti raccontano la vita quotidiana. Consiglio: visita il mercato settimanale del mercoledì mattina, dove potrai assaggiare la sbrisolona mentre osservi lo scarico delle barche di prodotti, una tradizione immutata dal Seicento.
Orari ideali per una passeggiata senza folla
I laghi di Mantova cambiano volto con il passare delle ore. Le barche turistiche dominano i moli centrali dalle 10 alle 15, ma i camminatori più esperti riconquistano la riva durante i 'margini d'oro' (7-9 e 18-20). Sorprendentemente, i giorni di pioggia intensificano la magia dei laghi, con la nebbia che avvolge la casa natale di Virgilio (una breve deviazione a sud del Lago Inferiore). Il percorso più tranquillo? Segui la sponda orientale del Lago di Mezzo oltre l'ex mercato del pesce fino alle Pescherie di Giulio Romano, dove i loggiati creano rifugi perfetti per la contemplazione. In inverno, il gelo disegna motivi intricati sulle sponde in pietra, e spesso avrai interi tratti di passeggiata solo per te. Ricorda solo di indossare scarpe impermeabili: alcuni sentieri si allagano quando il Mincio straripa.
Arte e cultura lungo il percorso: le tappe imperdibili
La vera gioia delle passeggiate mantovane sta nelle deviazioni spontanee dal lungolago. A cinque minuti dal Parco Catullo, la Rotonda di San Lorenzo - una chiesa circolare dell'XI secolo - offre ristoro con i suoi affreschi sbiaditi e misteriosi. Da non perdere il cortile nascosto di Casa del Mantegna, dove la perfezione geometrica rispecchia la simmetria dei laghi. Gli amanti della letteratura dovrebbero fermarsi al civico 23 di Via Pomponazzo, dove una targa ricorda la casa del poeta rinascimentale Baldassare Castiglione. Queste pause culturali trasformano l'esercizio fisico in un viaggio nel tempo. Per un'esperienza ancora più immersiva, sincronizza la passeggiata con i rintocchi orari della Torre dell'Orologio: i loro suoni quattrocenteschi regolano ancora la vita locale, proprio come ai tempi in cui i Gonzaga passeggiavano su queste stesse rive.